Aspetti figurativi, ragioni funzionali e soluzioni tecniche nella realizzazione di living walls e green facades
Il testo dedicato al verde verticale rappresenta la sintesi di una lunga ricerca che, attraverso la selezione di numerosi casi studio, ha cercato di indagare la varietà delle forme, dei fini e dei mezzi con i quali il fenomeno del ” verde verticale” si sta oggi manifestando in architettura. Con la definizione di verde verticale si è inteso comprendere tutte quelle tipologie e soluzioni – anche molto differenti tra loro – che comportano la realizzazione di facciate e pareti connotate dalla prevalente presenza di piantumazioni o vegetazione e che vanno dalla naturalizzazione d’interi fronti al semplice uso puntuale della vegetazione.
Senza perseguire alcuna finalità tassonomica, ma intendendo offrire al lettore differenti chiavi di lettura per presentare la complessità e la varietà delle sue manifestazioni, sono state analizzate molteplici green architecture dove, indipendentemente dai sistemi costruttivi adottati, la vegetazione diventa un vero e proprio materiale di progetto partecipando in modo importante alla configurazione e all’estetica complessiva dell’opera, sia sotto forma di superfici verticali esterne sia come muri verdi interni. Prendendo a prestito la triade vitruviana, il testo presenta, attraverso il tema della forma, le diverse possibilità spaziali, geometriche e figurative che l’elemento verde può assumere nel progetto d’architettura, mentre con la sezione dedicata alla funzione, esplora le potenzialità che la componente verde, può offrire in termini d’inserimento ambientale, di comfort e benessere o di sostenibilità. La sezione dedicata alle tecniche definisce – in fine – le differenti soluzioni tecnico-costruttive con le quali è oggi possibile realizzare una superficie verticale naturalizzata.
Così organizzato, il libro è in grado di offrire al lettore la possibilità di verificare se realmente le pareti verdi rappresentino un semplice maquillage, un orpello meramente decorativo o abbiano assunto una valenza e una portata linguistica in grado di tradurre in esiti figurativi e costruttivi i contenuti di un messaggio. Attraverso questa struttura, l’opera consente altresì di evidenziare, da un lato i limiti e le criticità delle chiusure verticali vegetali nella fase progettuale, costruttiva, e di gestione dell’edificio, ma dall’altro anche di prefigurare possibili campi applicativi e potenzialità di sviluppo. Oltre cinquanta casi studio sono documentati attraverso disegni, dettagli costruttivi e immagini, che aiutano a meglio comprendere la tipologia d’inverdimento nella situazione più ampia del progetto di architettura. L’appartenenza a una categoria interpretativa piuttosto che a un’altra non è il risultato di un giudizio di merito, ma consegue semplicemente al grado di rappresentatività del progetto rispetto al modello interpretativo proposto pur non volendone, evidentemente, esaurire il senso. Accompagnati da un saggio introduttivo che indaga l’origine e la portata della possibilità espressiva offerta all’architettura dall’immaginario naturale, il libro si chiude con la trattazione di quelle che, ad oggi, sembrano essere le linee, le potenzialità e le tendenze di questo nuovo fenomeno espressivo e linguistico.
Maggioli Editore